Il procedimento penale in cui è coinvolto il minore, come persona offesa, soprattutto per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti subiti o assistiti, reato di stalking o di revenge porn, costituiscono indubbiamente uno degli ambiti più critici e delicati che potrebbero nuocere, per via del diretto coinvolgimento, l’equilibrio del minore, poi faticosamente recuperabile. Nell’incidente probatorio il minore deve tornare a confrontarsi con esperienze dolorose, già vissute e spesso già riferite in sede di denuncia o di sommarie informazioni testimoniali. Da una parte è necessario anticipare la prova testimoniale prima del dibattimento, con l’ascolto del minore, nel contraddittorio delle parti, attraverso le domande poste dalle stesse, ma vagliate e filtrate da parte del Giudice per le Indagini Preliminari; dall’altra parte, il minore, che ha già subito delle ferite morali e fisiche, si trova a ripercorrere nuovamente vicende vissute che hanno violato la fragile psiche dello stesso, per cui è fondamentale il supporto sia di uno psicologo o di uno psicoterapeuta che lo supporti e sostenga durante il suo ascolto, sia del curatore speciale che, una volta nominato dal Giudice, potrà esercitare l’azione civile nel processo penale, con la costituzione di parte civile mediante la nomina ed il patrocinio di un procuratore speciale e difensore, che tutelerà i diritti e gli interessi del minore ed a cui è assicurata la possibilità di essere parte essenziale nel dibattimento.
- Dott.ssa Odette Eronia - Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Foggia, - Dott.ssa Amalia Quotta - psicologa giuridica e psiconcologa, - Avv. Elviro Benvenuto – componente del Direttivo della Camera Minorile di Capitanata.
SEDE SCUOLA FORENSE DI CAPITANATA, via Stefano Cavaliere n. 29 - Foggia |
Venerdì | 30/05/2025 | 15:30-18:50 |
Totali | Disponibili | Lista d'attesa | 100 | 93 | 0 |
---|